Soli che si appartengono - Copertina

“Soli che si appartengono” (La Chouette, 2019)


Tracklist:

1. Il nostro segreto
2. Decostruzione
3. Santamarea
4. Senza titolo
5. Indifeso
6. Veleno
7. Separato
8. Oro
9. Nel nome del padre
10. Segnali
11. Niente di niente
12. Dentro

Suonato da:
Priska (voce, chitarra classica, acustica, elettrica, ukulele, tastiere, omnichord, theremini)
Luca Brunetti (basso, programmazione)
Lucia Clonfero (violino)
Alessio Benedetti (percussioni)
Maria Elena D’Agostini (flauto)
Alessandro Tammelleo (pianoforte)

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“Soli che si appartengono” – Testi

IL NOSTRO SEGRETO

Me ne andrò da ogni siepe di sguardi
dalla litania dei giorni
dai vostri ricordi
con la scusa che è tardi

Ho imparato il respiro del lupo
ogni pietra porta un nome
qui tutte le cose
sanno il nostro segreto

L’erba alta ha ingoiato il sentiero
l’altalena di nessuno
il cancello è chiuso
familiare e straniero

Quante volte ci siamo già persi
nell’intrico di rami e ombre
ma non era per sempre
se adesso mi pensi

E a ogni brivido di luna nuova
tu ancora ritorni, amore
a questo splendore
di giardini in rovina

Dove un giorno che non ha mai fine
ti sbocciavo mazzi di rose
e parole in fiore
da un cespuglio di spine

Me ne andrò ma già siete distanti
che cos’altro potrei dirvi
o potrei darvi?
e, davvero, è tardi

DECOSTRUZIONE

Dimenticare secoli
di letteratura
tutto questo cinema
di luci che ci abbagliano

Dimenticare l’etica
la fede, la cultura
l’arte accademica
l’educazione a fingere

Per chiamarti amore
ad occhi chiusi
senza parole

Dimenticare il bene che
ci ha fatto solo male
la sostanza fragile
della nostra logica

Dimenticare un giorno e poi
e poi la vita intera
tutta questa musica
e i sogni che la muovono

Per chiamarti amore
ad occhi chiusi
senza parole
senza paura
senza pensieri

con l’intelligenza
dei fiori

SANTAMAREA

Santamarea che ci navighi
santa felicità santa felicità
asciugami gli occhi e accompagnami
Stelle limpide di salsedine
fate chiaro in cielo
sulle schiene di queste anime
strette dentro le mani di Dio

Santamarea addormentami
cullami e abbracciami cullami e salvami
tu che sei madre in grembo portami
via da quest’acqua arida

Ascoltami
proteggimi
aiutami
e riconoscimi e riconoscimi

Santamarea dacci oggi
pane e seren, o pane e sereno
finché la terra ferma e gravida
dall’orizzonte fiorirà

Ascoltami
proteggimi
aiutami
e riconoscimi e riconoscimi

Santamarea che ci navighi
santa felicità santa felicità
asciugami gli occhi e accompagnami
verso la vita che sarà
verso la vita che sarà
verso la vita che sarà

SENZA TITOLO

Fuori c’è un inverno
che non sa come finire
non sopporto il tuo silenzio
ma nemmeno la tua voce
è quello che ci ha uniti
che adesso ci divide

Eppure questa stanza
sembrava un luogo adatto
il suo squallore a rate
senza riscaldamento
non poteva portarci
a nient’altro che al letto

L’amore è stato fatto
l’amore che hai voluto
e ci ha lasciati soli
come in sala d’aspetto
a sfogliare la vita
attendendo il referto

INDIFESO

Tu ricordi ogni cosa
sei sempre così sicura.
Io mi sento confuso
io mi sento indifeso

Forse non ti ho chiesto molto
forse non ti ho detto tutto.
Sono troppo lontano?
Sono troppo vicino?

Intravedo ancora a volte
la tua luce di diamante
e mi trovo disteso
sopra pezzi di vetro

Siamo pronti per la notte
sagome imbiancate a calce
e mi sento gelato
e mi sento indifeso

VELENO

Veleno
questo inganno piovuto dal cielo
e quest’aria che toglie il respiro
questo velo sottile e discreto
che non tocco, non sento, non vedo

È veleno
questo immenso deserto di grano
questa terra che non ha più fiato
questo piccolo volo smarrito
questa vita sospesa ad un filo

È veleno
questa pioggia malata che cade
e si posa su tutte le cose
questi fragili semi
che non danno più pane
questi frutti senza sapore
belli da morire

È veleno
questa polvere nella mia mano
questo crimine steso sul prato
questo pasto di già consumato
per il quale nessuno ha pagato

È veleno
questo male oscuro e privato
questo conto sbagliato

È veleno
questa pioggia malata che cade
e si posa su tutte le cose
questi sterili semi
che non danno più pane
questi frutti senza stagione
belli da morire

SEPARATO

Scendi a valle
e cambia il tempo
nulla è più limpido e chiaro
nulla è in silenzio

Tutto si scioglie
tutto si sporca
come la neve ammucchiata
fra la strada e la porta

Scendi a valle
e cambia il respiro
e, come il respiro, il pensiero
corto e ferito

Separato dal cielo
separato dalla terra
separato da te stesso
e dalla bellezza

Separato dalla vita
che sboccia da ogni cosa
da ogni filo d’erba
da ogni pietra

Scendi a valle
e cambia il passo
la vita è al passato o al futuro
non qui, non adesso

La gravità
è una forza contraria
che ti spinge in basso
dove manca l’aria
dove ti ritrovi perduto,
confuso e…

… separato dalla notte
separato dalla luce
separato dal tuo bene
e dalla pace

Separato dalla vita
che sboccia da ogni cosa
da ogni filo d’erba
da ogni pietra

ORO

Il silenzio è d’oro
la pazienza è d’oro
è d’oro la tua bocca
a cui non servono parole

Il sorriso è d’oro
l’attenzione è d’oro
è d’oro ogni cosa
che non costa niente

Oro
sulle labbra del mattino
quel che tocchi è oro
mi sfiori con la mano
e la mia vita è oro
la mia vita è oro

L’acqua fresca è d’oro
l’aria che respiri
sono d’oro i fiori
che ridono nei prati

E la pace è d’oro
il pane quotidiano
è d’oro questa attesa
col sole sulla schiena

Oro
sulle labbra del mattino
quel che tocchi è oro
mi sfiori con la mano
e la mia vita è oro
la mia vita è oro

NEL NOME DEL PADRE

Nel nome del padre
il gioco e il lavoro
la pace del pane
la stretta di mano

Nel nome del padre
la curva degli occhi
l’umore, la voce
la distanza dei sogni

Nel nome del padre…

Nel nome della madre
parole fiorite
il sapere dei gesti
le lenzuola pulite

Nel nome della madre
il principio e la fine
la cura dei giorni
e il cuore in prigione

Nel nome della madre…

Nel mio nome
ci sei tu nel mio nome
che mi cambi la vita
che mi parli d’amore
di cose meravigliose
che accadranno domani
di cose più grandi,
di cose più grandi…

Nel nome del padre
nel nome della madre
tutte le cose di ieri
lontanissime…

Nel mio nome
ci sei tu nel mio nome
che mi travolgi la vita
che mi parli d’amore
di cose meravigliose
che fioriranno domani
di cose più grandi, di cose più grandi…
delle mie mani

SEGNALI

Non c’è nulla da inventare
tutto esiste già
tutto è in luce
anche l’invisibile

Nel silenzio si rivela
tutto ciò che c’è
ogni cosa
ora appare semplice

Incatenati al suolo come fiori
scrutiamo il cielo in cerca di segnali
che ronzano leggeri tra i petali e l’aria
e nell’intrico di ogni storia
disegnano la traiettoria
dell’unica connessione necessaria

C’è una legge naturale
che ti unisce a me
tutto accade
anche l’impossibile

Incatenati al suolo come fiori
scrutiamo il cielo in cerca di segnali
che ronzano leggeri tra i petali e l’aria
e nell’intrico di ogni storia
disegnano la traiettoria
dell’unica connessione necessaria

NIENTE DI NIENTE

Niente di niente
solite cose
cose da fare
cose da niente

Gente che passa
passa ogni cosa
l’aria è fredda
l’aria è vuota

E niente si ferma
il tempo è questo
quel che oggi non ho avuto
è perso

E niente ritorna
il tempo è adesso
quel che oggi non ho preso
è perso

Niente di niente
solite strade
solite case
solite cose

Niente di niente
niente da dirsi
ora che parti
ora che è tardi

E niente si ferma
il tempo è questo
quel che oggi non ho avuto
è perso

E niente ritorna
il tempo è adesso
quel che oggi non ho dato
è perso

DENTRO

Possa
questa pace
fresca di mattino
pietre bianche
e risacche di grano
dove tutto
dalla terra viene
e alla terra ritorna
infine
un giorno
filtrare
dentro